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L’Ecomuseo alla Borsa Mediterranea del Turismo di Paestum

Dal 15 al 18 novembre si è tenuta a Paestum la XXI edizione della Borsa Mediterranea del turismo Archeologico. Si è celebrato in particolare il ventesimo anniversario dell’iscrizione del sito di Paestum alla lista Unesco dei beni patrimonio dell’umanità.

La manifestazione, a cadenza annuale, ha visto la partecipazione di eminenti personalità del mondo dell’archeologia – rappresentanti del Mibact, dei maggiori Musei e del mondo universitario – ed operatori del turismo culturale. Tra gli altri sono intervenuti: Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico di Paestum; Roberto Di Vincenzo, Presidente IS.NA.R.T. Istituto Nazionale Ricerche Turistiche; Irina Bokova, Former Director General UNESCO; Mounir Bouchenaki, Consigliere Speciale del Direttore Generale UNESCO; Mariarita Sgarlata Consigliere del Ministro per i Beni e le Attività Culturali per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale.

Anche l’Ecomuseo Villa Ficana – rappresentato dal Direttore Scientifico l’Architetto Anna Paola Conti e dalla Coordinatrice  Martina Fermani –  è stato invitato a partecipare illustrando il progetto Riabitare la terra, risultato vincitore del Bando Patrimoni Viventi premiato dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello. Il progetto, destinato a premiare l’attività svolta sul territorio dalle Associazioni, è stato presentato da Gruca Onlus, che insieme all’Associazione Culturale Oz e all’Associazione Internazionale Città della Terra Cruda, ha permesso la nascita dell’Ecomuseo e la sua gestione.

La presentazione, ha messo in luce le caratteristiche del lavoro che negli ultimi anni si è svolo nell’ecomuseo. Sono stati sottolineati, in particolar modo, gli aspetti legati alla valorizzazione culturale – sia del sito che della tecnica costruttiva del crudo – ed alla rinascita della comunità degli abitanti.

  “Siamo molto orgogliosi dell’Ecomuseo di Villa Ficana perché rappresenta un modello innovativo di recupero del patrimonio culturale in un proficuo rapporto tra pubblico e privato sociale, ed è un esempio di come  le comunità salvano il patrimonio che hanno ereditato” sottolinea  l’assessore alla Cultura del Comune di Macerata Stefania Monteverde.

La presentazione ha destato un grande interesse da parte dei curatori della sessione dedicata a “PATRIMONI VIVENTI. LA PARTECIPAZIONE DELLE COMUNITÀ LOCALI”:

Alfonso AndriaPresidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali  Ravello; Fabio Pollice –  Ordinario di Geografia Economico-Politica –  Direttore del Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo presso l’ Università del Salento –  Comitato Scientifico CUEBC;

Francesco Caruso – Consigliere di Amministrazione CUEBC, già Rappresentante permanente d’Italia presso l’UNESCO

Nell’occasione l’ecomuseo, in quanto emanazione di Macerata Musei ed in rappresentanza del Comune di Macerata, ha stabilito contatti con realtà museali e culturali attive in vari settori e in diverse regioni italiane, che condividono gli stessi fini e valori, allo scopo di intraprendere scambi ed iniziative comuni.

 

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