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Helps Project sbarca a Macerata

Dal 25 al 27 marzo si è tenuta a Macerata una tappa del progetto europeo Meeting Helps (Humanity Earth Life Population Solidarity)

, un’importante iniziativa internazionale che coinvolge quattro paesi, Francia, Spagna, Italia, Grecia, che si propone di accrescere nella cittadinanza la cultura sociale per migliorare la qualità abitativa attraverso la creazione di cantieri partecipativi e una nuova attenzione alla ristrutturazione sostenibile.

Il fine infatti è la creazione di cantieri partecipativi volti a migliorare la qualità abitativa delle case in Europa. Attraverso l’applicazione del protocollo denominato Enerterre i cittadini possono aiutarsi reciprocamente per migliorare le condizioni delle proprie abitazioni attuando interventi di ristrutturazione sostenibile, effettuati sotto una supervisione qualificata, e dopo aver raggiunto una adeguata formazione esperienziale. L’attività è inoltre rivolta a promuovere la coesione sociale perché nei cantieri partecipativi il miglioramento degli edifici avviene attraverso un impegno condiviso.

L’evento è stato promosso insieme all’Associazione Internazionale Città della Terra Cruda, di cui le città di Macerata, Treia e Montegranaro fanno parte, in collaborazione con l’Ecomuseo Villa Ficana, centro culturale attivo nella promozione della sostenibilità ambientale.

All’evento sono intervenute associazioni del territorio maceratese e marchigiano ( Aria Familiare, C.A.S.A., Io non crollo , Gruca Onlus, Associazione Culturale OZ ) e altre che si occupano di architettura sostenibile, rigenerazione urbana e sociale.

L’associazione Aria Familiare durante l’evento ha promosso la “RICHIESTA DI INSERIMENTO DEI CANTIERI UBICATI NELLE ZONE TERREMOTATE DEL 2016, E CONDOTTI SECONDO LA MODALITÀ DELL’AUTOCOSTRUZIONE FAMILIARE, TRA QUELLI AMMESSI A CONTRIBUTO AI SENSI DEL D.L. 10.17.2016 n.189”  condividendo la petizione

Autoricostruzione nel cratere per il sisma 2016 in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. 

L’ AUTOCOSTRUZIONE FAMILIARE significa prima di tutto riappropriazione  e  condivisione  del  “saper  fare”, significa creazione di forti legami sociali sul territorio, significa sviluppare le relazioni sociali (professionali  e  familiari) e favorire  la  cooperazione e infine  restituire  all’ uomo  il  riconoscimento  di  “costruttore”. Lo scopo ultimo quindi non è tanto la costruzione della casa quanto la ricostruzione di comunità perché di fatto l’ autocostruzione lotta contro l’individualismo, pratica solidarietà popolare e mutualismo. 

Lo scambio e la condivisione di idee e di buone pratiche si è concluso il 26 con la visita del gruppo internazionale all’Ecomuseo Villa Ficana.

 

 

 

 

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