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Ex voto – Tra devozione popolare e testimonianza del passato

La mostra fotografica realizzata in occasione dell’evento TERRACRUDA_LE STAZIONI DEL TEMPO, progetto vincitore del bando Marchestorie della Regione Marche, ha avuto come protagonisti gli Ex-Voto pittorici presenti nella Basilica della Madonna della Misericordia di Macerata, luogo in cui è esposto anche l’Ex-Voto di Villa Ficana, unico reperto iconografico conosciuto che racconta del borgo tra fine ottocento e i primi del 1900.

La mostra, realizzata in collaborazione con la Diocesi Macerata- Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, a cura dello storico Miguel Senra Hermana e di Martina Fermani, coordinatrice dell’Ecomuseo, è stata l’occasione per far conoscere la realtà degli Ex -Voto pittorici – spesso poco diffusi e conosciuti perché andati perduti negli anni a causa del loro poco valore  – e per la realizzazione di una mappa della Devozione Mariana nella Città di Macerata, che include una raccolta di chiese (alcune esistenti, alte demolite o che hanno cambiato nome) dedicate appunto alla figura di Maria.

E’ possibile visionare la mappa a questo link à https://www.google.com/maps/d/u/1/edit?mid=1dUrMf0Td7HmsDirpSjGHzHpo1IKzuTo&usp=sharing

Tra i pannelli realizzati per la mostra, uno è dedicato alla “Virgensita de Tierra”, la scultura ispirata alla Madonna e realizzata in terra cruda, ospitata nella camera da letto della casa museo di Villa Ficana; l’altro pannello è un racconto per immagini della realizzazione del bassorilievo in terra cruda presente nel bookshop, realizzato dagli studenti del corso di decorazione dell’Accademia delle Belle Arti di Macerata nel 2007, seguiti dal Prof. Pierpaolo Marcaccio.

La mostra è rimasta esposta presso il Centro Visite dell’Ecomuseo dal 9 settembre al 31 ottobre 2022.

 

 

Rileggendo alcuni passi del “De Architectura”, la presenza della cera d’api a volte e della cera punica dall’altra ha stimolato un’ipotesi:

La ceram punicam o cerae punicae: il termine punicam è traducibile dal latino anche con melograno. Il chicco della melagrana, specialmente quello orientale, secerne un liquido molto rosso e intenso, ancora usato come colorante. Vitruvio, nel libro settimo:”… dipinta la parete, e dopo che questa sarà asciutta, vi si passi a pennello una pellicola di cera punica, sciolta sul fuoco e mescolata con dell’olio; poi, riempito un vaso di ferro con carboni ardenti, si faccia riscaldare la parete e con essa la cera che trasuderà e potrà essere livellata omogeneamente; quindi la si strofinerà con una candela e con panni puliti…                                                                   Prof. Pierpaolo Marcaccio

Estratti dal libro ” Il recupero di una casa di terra. L’atterrato di Contrada Fontevannazza a Treia. I saperi ritrovati” di A. P. Conti, Edicom Edizioni, 2007

 

 

 

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