Esperienza teatrale realizzata da attori professionisti e amatoriali, in un contesto scenografico adattabile alle diverse esigenze di spazio. La scenografia è minimalista in quanto la parola, il gesto fisico e la storia sono le peculiarità dello spettacolo. Le musiche originali sono state messe da parte per lasciare ampio respiro ad un così importante testo, accompagnato solo in alcuni momenti dalle musiche di Arvo Pärt.
Per la creazione di questo spettacolo non è stata utilizzata una concreta “metodologia” teatrale.
Dato che per molti dei partecipanti è stato il primo contatto con il teatro, si è pensato di far loro conoscere i vari esercizi di consapevolezza del corpo e della voce, così come alcuni nomi importanti. Si tratta perciò di un esperimento di teatro, dove le idee emergono in tutto il processo di apprendimento, attraverso una condivisione di opinioni tra attori e regista.
Unendo il teatro, la scenografia naturale di borgo Ficana, la capacità artistica dei partecipanti all’attività, i collolaboratori e le loro peculiarità, e una naturale predisposizione al riuso dei materiali di uso comune, si è giunti alla conclusione che è possibile creare uno spettacolo dove tutti questi elementi possono coesistere per creare qualcosa di “magico”.